Concorsi e Sofrologia – Notizie su Sofrologia

Che si tratti di uno studente semplice durante gli esami PSE o del più grande sportivo per una competizione, la posta in gioco è sempre la stessa: successo e vittoria. La preparazione è quindi essenziale per raggiungere il primo posto. Al di là degli sforzi fisici, la preparazione mentale oggigiorno assume tutto il suo significato e importanza. Conosci e stimola la tua vera forza per essere in grado di usarla completamente durante i test e per superare te stesso o addirittura superare te stesso.

Le sfide dello sport per la mente di un atleta

Una competizione viene spesso vinta già a monte. L’importanza della formazione non deve più essere dimostrata oggi. La preparazione fisica collegata a un’alimentazione adeguata garantisce già buona parte del successo. Tuttavia, ciò che può fare la differenza è la forza e la preparazione della mente. Un atleta affilato nel suo corpo come nella sua testa avrà sicuramente le migliori possibilità di salire su uno dei gradini del podio.

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Pratica la soffrologia per essere al meglio

Per essere al top nel D-Day, un atleta deve gestire lo stress, la fatica e la concentrazione.

Nota per i suoi benefici antistress, la soprologia consente agli atleti di alleviare lo stress e soprattutto la pressione legata all’evento. Arrivare con calma per gli eventi consentirà all’atleta di mobilitarsi completamente fisicamente e mentalmente. Un corpo stanco o sfinito può essere riattivato da una mente forte e stimolante.

Ed è durante le sessioni di soffrologia che questo aspetto verrà portato in particolare durante le visualizzazioni positive: alcune tecniche consentono di rafforzare e ottimizzare l’azione di un membro come gambe, braccia, mani. Le sessioni consentono inoltre agli atleti di ancorarsi al positivo e proiettarsi durante la competizione al massimo delle loro potenzialità, focalizzati sui loro obiettivi.

La prima applicazione della sophrologia per il mondo dello sport è stata fatta nei primi anni 1970. Durante le Olimpiadi invernali di Sapporo nel 1972, la squadra di sci svizzera preparata dal dott. Abrazol aveva vinto all’epoca più di dieci medaglie. Al giorno d’oggi, la tecnica è utilizzata tanto da tennisti, golfisti, praticanti di arti marziali, con lo stesso successo. Una specie di doping della mente senza l’effetto dannoso e abusivo che si potrebbe conoscere.

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