Sofrologia e sport un pleonasmo?

Ai nostri tempi la parola terapia di rilassamento è così intimamente legato alla parola sport che dimentichiamo che la Sofrologia Caycediana è la scienza della coscienza e i valori dell’esistenza e quindi ha un campo d’azione destinato a tutti.
Prima del contributo delle tecniche di Sofrologia, l’atleta si stava preparando soprattutto fisicamente, tecnicamente, tatticamente, perfezionando il suo equipaggiamento … Ciò a scapito del debole anello della catena, della mente, con conseguenze spesso disastrose nel giorno della competizione.
Tra due atleti di pari livello, il vantaggio sarà sempre per coloro che sono preparati con le tecniche di soprologia adattate allo sport.
Troppo spesso abbiamo preso atleti per macchine performanti quando sono soprattutto esseri umani sensibili allo stress.
Paradossalmente, la preparazione sportiva in Sofrologia non inizia con esercizi mentali ma con l’acquisizione della corporalità, vale a dire la percezione che ciascuno ha del proprio corpo.
Per quanto incredibile possa sembrare, pochi atleti percepiscono il proprio corpo!
Anche la respirazione, la regina della coscienza come la chiama Alfonso Caycedo, creatore di Sofrologia, è molto importante. Tra gli atleti che alleno, pochi hanno saputo respirare correttamente e le prestazioni migliorano rapidamente con l’apprendimento della corretta respirazione (vedi articolo sulla camminata afgana e altri respiri).
Qualunque sia lo sport, la soprologia caycediana è un aiuto prezioso ed essenziale per gestire lo stress legato alla competizione, grazie in particolare al rilassamento, ti permette di essere pronto il D-Day, in pieno possesso di tutte le tue capacità, questo in particolare usando la preparazione mentale e le tecniche associate che aumentano l’energia fisica.
Il recupero è facilitato, le cadute di motivazione sono superate, l’enfasi è posta sul positivo e la post-competizione è prevista in particolare dall’acquisizione di valori esistenziali specifici per ciascuno.
Tra gli atleti che alleno, tutti hanno migliorato le loro prestazioni, a volte in modo drammatico!
Questo non è magico e richiede un allenamento regolare, il che rende l’atleta responsabile dei suoi risultati.

Ancora scettico?

Questo articolo è interattivo e suggerisco un piccolo esercizio che vale tutti i discorsi:
Alzati, estendi il braccio destro di fronte a te, l’indice che punta in avanti, quindi senza muovere i piedi e il bacino, accendi te stesso finché non puoi andare oltre. Individua il punto massimo raggiunto, quindi torna alla posizione iniziale. Chiudi gli occhi ed esegui mentalmente lo stesso esercizio, ma questa volta ti vedi passare oltre il punto precedente. Quando hai finito, apri gli occhi e fallo davvero, notando se sei andato oltre il punto iniziale.

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Sorprendente, vero?

Quindi, per migliorare le tue prestazioni, qualunque sia il tuo livello attuale, vai al tuo Sofrologo preferito!

Autore: Daniel ZANIN, Sofrologo.

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